Torture, ustioni, operati senza anestesia. Imbottiti di cibo prima di ritornare in Israele, perché Hamas non voleva che il mondo li vedesse deperiti. Le storie che raccontano gli ostaggi israeliani tornati a casa sono al limite, legate dal filo, sottile e fortuito, della sopravvivenza. Gli ultimi venti ostaggi vivi sono stati restituiti, hanno abbracciato le […] L'articolo Due anni sottoterra, legati, malnutriti, operati senza anestesia: i racconti degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas proviene da Il Fatto Quotidiano.